lunedì 26 gennaio 2015

lunedì 12 gennaio 2015

Incontro e dialogo di saperi e valori: la Cultura contro il terrorismo #conBray



Viviamo in società multiculturali dove il dialogo tra le diverse culture è praticamente inesistente: quante parole conosciamo in arabo, in cinese, in wolof? quanti testi sacri di altre religioni abbiamo letto e meditato? quali piatti "esotici" sappiamo cucinare? Per non dire di un vecchio, splendido film, Indovina chi viene a cena (1967): quanti di noi accolgono davvero a braccia aperte nuore e generi provenienti da altri Paesi?
Il grande rammarico è che nelle società globalizzate del XXI secolo non solo non conosciamo le culture altrui, ma troppo spesso non abbiamo nemmeno consapevolezza dei valori fondanti di quella che più ci dovrebbe essere familiare.

Trovo perciò giusto - mia nonna direbbe 'sacrosanto' - l'invito che ci rivolge l'on. Massimo Bray a ricostruire i rapporti partendo dal dialogo tra culture, intese prima di tutto come insiemi di valori:
"La Cultura contro il terrorismo" in Huffington Post  link
Mentre siamo ancora sotto shock per le stragi in Francia, in Nigeria e in troppi altri luoghi, a conclusione della giornata della grande manifestazione di Parigi, con sguardo da statista l'on. Bray ci invita a riflettere su una necessità impellente, che prevede una trasformazione sia dei rapporti istituzionali tra i diversi Paesi, sia a livello sociale in quelli tra diverse comunità e, credo, tra singoli individui.

Nell'era della comunicazione, penso valga la pena soffermarsi a riflettere sul modo in cui la nostra società si rappresenta.
Siamo abituati a serie infinite di notiziari che ci parlano di "politica" italiana, di economia, di affari internazionali intesi troppo spesso come campagne militari o, nei migliori dei casi, accordi commerciali. A seguire, le notizie di cronaca, sempre che non ci siano stragi tali da far balzare questo argomento al primo posto. Le notizie di cultura, quando se ne parla, arrivano sempre alla fine, dopo lo sport e dopo gli spettacoli.

La trasformazione a cui ci invita Bray prevede il rovesciamento di questa scaletta, a condizione che il "fare cultura" sia inteso come incontro, come dialogo.
Credo che questo dialogo debba fondarsi sul piacere di ricercare le espressioni più genuine delle nostre rispettive culture, e nel farcene vicendevolmente dono. Solo se sappiamo veramente chi siamo, e se siamo disposti a scoprire e accogliere chi è altro da noi, possiamo aspirare a rapporti che non siano basati sulla sopraffazione ma sull'incontro.
È una via inevitabile, se vogliamo che l'umanità sopravviva e che consenta al pianeta di continuare ad essere abitabile.

mercoledì 7 gennaio 2015

#MarcoPolo: viaggio a Mantova, traduzioni in 44 lingue/dialetti da "Pinocchio"




Un viaggio/incontro il 2 gennaio a Mantova per gettare le basi di nuove tappe del mio progetto @MarcoPolo #MarcoPolo link.


Mantova, Libreria Nautilus - da sinistra:
Laura Olivieri, Maristella Tagliaferro,
Maria Chiara Romani, Mariateresa Camporeale
Mantova - Caffè Letterario o Caffè Venezia:
Susanna Tartari e Maristella Tagliaferro
Questa l'apertura del mio 2015, condivisa con Maria Chiara Romani di Ostiglia (Mantova), Mariateresa Camporeale di Molfetta (Bari), Laura Olivieri di Mantova, Susanna Tartari di Ferrara. Assente giustificato, Attilio Spanò di Gerace (Reggio Calabria) veniva costantemente aggiornato via cellulare. Svariati i contatti via Facebook e Twitter con altri sostenitori del progetto @MarcoPolo, a partire dall'onorevole Massimo Bray che fu il primo a crederci da ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo link.


2 gennaio 2015:
gli auguri via Twitter dell'on. Massimo Bray
al progetto @MarcoPolo e a chi vi lavora


In attesa di scrivere delle nuove tappe che stiamo organizzando per il 2015, ecco un sintetico bilancio della più recente avventura di @MarcoPolo_Pinocchio realizzata in collaborazione con il Consolato Generale d'Italia a Gedda in occasione della XIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo link.


Anche il logo del progetto @MarcoPolo
nell'invito agli eventi della
XIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo
organizzati dal Consolato Generale d'Italia a Gedda

La sfida alle traduzioni a distanza di un brano del capitolo XXXII de "Le avventure di Pinocchio" - laddove il burattino di legno e il suo amico Lucignolo scoprono di avere orecchie d'asino - è stata raccolta da decine di persone in Italia e in altri Paesi.
Trentatre le traduzioni finora pervenute in lingue locali e dialetti, dal francoprovenzale della Val d'Aosta al grecanico di Calabria, senza dimenticare varie parlate piemontesi, liguri, lombarde, venete, friulane, emiliane, toscane, laziali, campane, pugliesi, lucane, siciliane, sarde: tutte le traduzioni sono pubblicate sul sito web creato da Clelia Francalanza link.
Otto ad oggi le traduzioni dal capitolo XXXII in lingue straniere - catalano, cinese mandarino, francese, gaelico, latino, malese, russo, tedesco link.
A queste si aggiunge una traduzione in taliàn o veneto-brasiliano, la prima lingua minoritaria ufficialmente riconosciuta dal governo federale del Brasile (18 novembre 2014) link.

Alle 42 traduzioni dal capitolo XXXII arrivate sino ad oggi si aggiungono due traduzioni in arabo e in turco eseguite da alunni della Scuola Italiana di Gedda delle righe finali del capitolo XXXV: Pinocchio si carica in spalla Geppetto e lo porta fuori dalla pancia del Pesce-cane link.
Si tratta dello stesso brano tradotto in decine di lingue e dialetti in occasione della lettura collettiva @MarcoPolo_Pinocchio alla Biblioteca nazionale centrale di Roma il 28 marzo 2014 link: quella lettura multilingue/multidialetti aperta a tutti del capolavoro di Carlo Collodi ha costituito il modello che ha ispirato l'evento inaugurale organizzato dal Consolato Generale d'Italia a Gedda della XIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

Per @MarcoPolo_Pinocchio a Gedda sono fino ad oggi pervenute 15 audioletture link e anche una videolettura in grecanico del maestro Salvino Nucera  link.

Alice Teh, che studia italiano in Malesia - ha tradotto in malese e cinese mandarino per @MarcoPolo_Pinocchio a Gedda - ha inserito le traduzioni in latino, lingue locali e dialetti in un unico file, ciascuna con accanto il testo originale in italiano di Carlo Collodi: si può scaricare qui link.

Ispirandosi a una celebre immagine di Sergio Tofano, Debora Serrentino ha creato coppie di simpatici Asinelli con le parole di ciascuna delle traduzioni pervenute link.

Clelia e Debora sono attualmente impegnate nel montaggio di alcuni video che ruotano intorno alle audioletture, con immagini che mostrano "dal di dentro" i luoghi in cui lingue e dialetti sono parlati. 

Come sempre, grazie di cuore a tutti coloro che contribuiscono al progetto @MarcoPolo, un viaggio per scrivere insieme nuove pagine di cultura. 


Debora Serrentino, "Asinelli materani"
costruiti con le parole della traduzione di Lucia Lapacciana

Immagine-fonte di Sergio Tofano, 1921


domenica 4 gennaio 2015

Luna piena, in attesa di una nascita nuova



Ho viaggiato
da Verona a Venezia

guardando la luminosa 

Luna piena

che s'alzava 

all'orizzonte.

Ascoltavo Mozart, 

ripensando 

alle Feste in famiglia.

Enorme la Luna 

mi parlava
di mia madre,
del mio esser donna,
del ventre grande
di mia cognata
in attesa di una 
nascita nuova.
Grazie
splendida Madre
che mi parli
della Vita,
delle nostre
vite.
Dell'incontrarci
e del donarci
Amore.

Maristella Tagliaferro - 4 gennaio 2015