Il "buco" fotografato il 4 settembre 2013 dalla Sala Stampa di Venezia70, al terzo piano del Palazzo ex-Casinò |
#Venezia71 #Lido #buco #alberi #Arda
Pubblico "Come gli alberi di Arda" nella giornata inaugurale della Mostra del Cinema Venezia71 a cui partecipa il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Una presenza da non sottovalutare per la città di Venezia - ha commentato il presidente della Biennale Paolo Baratta - è un invito ai veneziani a reclamare un futuro".
Ieri, presentando la rinnovata Sala Darsena che è collegata alla Sala Grande, Baratta ha affermato "ora quasi abbiamo un vero Palazzo del Cinema", evocando il convitato di pietra, quel "buco" rimasto nel luogo dei pini.
Questa pubblicazione è un contributo all'ennesima manifestazione di protesta contro quello ed altri scempi ambientali che si svolgerà tra due giorni al Lido di Venezia, organizzata da cittadini che sono arcistufi di non essere ascoltati e pretendono di aver voce in decisioni finora assunte sulle loro teste.
Questa pubblicazione è un contributo all'ennesima manifestazione di protesta contro quello ed altri scempi ambientali che si svolgerà tra due giorni al Lido di Venezia, organizzata da cittadini che sono arcistufi di non essere ascoltati e pretendono di aver voce in decisioni finora assunte sulle loro teste.
L'anno scorso, intervenendo a Venezia70, l'allora ministro dei Beni e delle Attività culturali Massimo Bray dichiarò di avere una foto del "buco" nel suo studio. "È qualcosa che vorrei non accadesse più nel mio Paese" disse Bray, che in giugno, con una presa di posizione assolutamente straordinaria per un ministro - aveva esaudito le richieste di migliaia di cittadini ordinando lo spostamento del "gabbiotto" posizionato sotto il Campanile di San Marco. Mentre c'è chi progetta nuovi scempi a Venezia e nella sua laguna, siamo in molti ad augurarci che Bray e altre personalità della Cultura affianchino i veneziani impegnati strenuamente nella difesa della città e del suo territorio che costituiscono un enorme patrimonio per l'intera umanità.
Ho composto "Come gli alberi di Arda" per il flashmob con lettura di poesie 'Braccia al cielo' organizzato da Antonella Barina il 5 agosto 2012 sulla terrazza a mare di fronte al Palazzo del Casinò al Lido di Venezia per protestare contro il taglio di 130 giganteschi pini marittimi attuato allo scopo di costruire un nuovo Palazzo del Cinema: dopo il taglio degli alberi nel febbraio 2009, costato tra l'altro un enorme quantità di denaro pubblico, il progetto del nuovo edificio è stato abbandonato. Il flashmob era anche una manifestazione di protesta contro il prospettato taglio di altre centinaia di alberi sull'isola del Lido.
Ho composto "Come gli alberi di Arda" per il flashmob con lettura di poesie 'Braccia al cielo' organizzato da Antonella Barina il 5 agosto 2012 sulla terrazza a mare di fronte al Palazzo del Casinò al Lido di Venezia per protestare contro il taglio di 130 giganteschi pini marittimi attuato allo scopo di costruire un nuovo Palazzo del Cinema: dopo il taglio degli alberi nel febbraio 2009, costato tra l'altro un enorme quantità di denaro pubblico, il progetto del nuovo edificio è stato abbandonato. Il flashmob era anche una manifestazione di protesta contro il prospettato taglio di altre centinaia di alberi sull'isola del Lido.
130 persone hanno indossato e letto poesie sugli alberi da un'antologia di poeti veneziani; in chiusura ho letto le strofe di "Come gli alberi di Arda", il ritornello è stato recitato da un coro improvvisato dai ragazzi di Legambiente vestiti di giallo.
Come gli alberi di Arda
di Maristella Tagliaferro
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
È sotto i vostri rami
che correvamo
a cercare frescura,
a respirare
la brezza marina,
miscelata all’intenso
profumo di resina
che appiccicava le dita.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
È alla vostra ombra
È sotto i vostri rami
che correvamo
a cercare frescura,
a respirare
la brezza marina,
miscelata all’intenso
profumo di resina
che appiccicava le dita.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
È alla vostra ombra
che si aprivano
i sogni più intensi,
musicati nel canto degli Ainur,
musicati nel canto degli Ainur,
nello stormir di fronde,
nel cinguettio d’uccelli,
tra le nostre risa
di donne-madri.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
D'Outremer arrivavano,
negli ozi meridiani,
strani sogni
di dame e cavalieri,
di rime destre
e destreggiar d'armi,
di battaglie e di viaggi,
di mercanti e di spezie.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Splendide visioni
d'incontri nuovi,
secolari o millenari,
a cui voi,
giganteschi e forti,
facevate dono
ai nostri cuori
intrepidi.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Eravamo qui,
sotto i verdi rami,
quando venne
annunciata
la vostra morte,
altrove decretata
da menti accecate
dalla burocrazia.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Abbiamo pianto,
invece di cantare,
abbiamo chiesto,
invece d'inneggiare a voi,
giganteschi e forti,
come avrebbe fatto
Taillefer,
eroe e giullare.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Ma torna sempre,
il nobile cavaliere,
stirpe di Carlo Magno,
cantore di gesta,
che la spada
fa volteggiare,
la carica a guidare.
E ci saranno altri
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Non più acciaio,
ma parola,
non più grida,
ma canti,
non più azioni,
ma gesta,
musica
e fertili silenzi.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
VIDEO di Paolo Fumagalli
130 persone per 130 alberi
reading di "Come gli alberi di Arda"
ai minuti 8.20 -11.00
IMMAGINI di Antonella Barina da
Braccia al cielo - flashmob
D'Outremer arrivavano,
negli ozi meridiani,
strani sogni
di dame e cavalieri,
di rime destre
e destreggiar d'armi,
di battaglie e di viaggi,
di mercanti e di spezie.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Splendide visioni
d'incontri nuovi,
secolari o millenari,
a cui voi,
giganteschi e forti,
facevate dono
ai nostri cuori
intrepidi.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Eravamo qui,
sotto i verdi rami,
quando venne
annunciata
la vostra morte,
altrove decretata
da menti accecate
dalla burocrazia.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Abbiamo pianto,
invece di cantare,
abbiamo chiesto,
invece d'inneggiare a voi,
giganteschi e forti,
come avrebbe fatto
Taillefer,
eroe e giullare.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Ma torna sempre,
il nobile cavaliere,
stirpe di Carlo Magno,
cantore di gesta,
che la spada
fa volteggiare,
la carica a guidare.
E ci saranno altri
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
Non più acciaio,
ma parola,
non più grida,
ma canti,
non più azioni,
ma gesta,
musica
e fertili silenzi.
Giganteschi e forti,
come gli alberi di Arda. (coro)
VIDEO di Paolo Fumagalli
130 persone per 130 alberi
reading di "Come gli alberi di Arda"
ai minuti 8.20 -11.00
IMMAGINI di Antonella Barina da
Braccia al cielo - flashmob
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