Potnia Theron Signora delle Fiere - antefissa inizi I sec d.C. Museo archeologico nazionale di Altino - Venezia |
Maristella Tagliaferro legge "Signora delle Fiere" - Venezia, 14 settembre 2014
Πότνια Θηρῶν / Signora delle fiere,
tu che afferri per la criniera due leoni rampanti
mentre vigili all'ingresso della città-madre Altino,
proteggi la laguna dagli assalti feroci
di chi si fa beffe della saggezza degli antichi.
C'è chi la vuole sventrare per far entrare
nuovi mostri d'acciaio che sputano veleni,
chi di veleni ha irrorato la terra, l'acqua, l'aria.
Voglio tornare alle barene, odorare
la salicornia, il santonico, la parietaria,
immergermi nel colore purpureo del limonium.
Farmi condurre da Selina, la ragazza di luna,
laggiù nei fondali verde-turchese
tra gli anemoni di mare e le attinie sinuose,
gli spirografi che emergono dal fango
con palpi colore del sole,
le stelle marine che fanno capolino
tra le alghe rosse e brune.
Affidarti, Πότνια Θηρῶν,
il nostro simbolo agguerrito:
il granchio Sabión.
E ritrovarti, Signora delle fiere,
nel cuore antico che batte impavido
nel mio profondo, laddove
luce, musica, armonia, regolano
il pacifico scorrere delle acque.
Nei giorni di lotta in prima linea per evitare l'ennesimo scempio in laguna - un disastro che sono certa ucciderebbe Venezia - ho scritto questi versi ispirandomi ad una statuetta esposta al Museo archeologico nazionale di Altino:
Ἡ Πότνια Θηρῶν, la Signora delle Fiere, un'antefissa degli inizi del I secolo d.C. posta su un edificio all'ingresso Sud Ovest della via Annia, praticamente la direzione da cui giungo io ad Altino.
Altra fonte d'ispirazione, i fondali lagunari visti attraverso le immagini di Selina Zampedri.
Li dedico a Massimo Bray e a tutti noi che dedichiamo energia, amore, passione alla civiltà, alla cultura, alla Bellezza.
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