venerdì 6 febbraio 2015

@MarcoPolo_Carnevale: nuova sfida, "Carrasecare" - #MarcoPolo #Adotta_Tradotto

Immagine di Beatrice Auguadro link


Antonella Resta @Antonella842019 ha lanciato una nuova sfida 
#MarcoPolo #Adotta_Tradotto.

L'ho intitolata 
@MarcoPolo_Carnevale: "Carrasecare"
e ho deciso di dedicarla ad Andrea Parodi dei Tazenda, grande divulgatore della cultura sarda, musicista che ha saputo avvicinarsi anche alla pizzica, alla musica celtica, macedone, zulu.

Antonella ci invita infatti a partecipare a una sfida carnascialesca: tradurre nella propria lingua madre, o nel proprio dialetto, il ritornello di "Carrasecare" cantata da Parodi - copio il testo qui sotto, nella lingua sarda originale e nella traduzione in lingua italiana.

Come sempre, la sfida è rivolta a tutte/i: ciascuno tradurrà a proprio modo.

Consiglio #MarcoPolo: fate risuonare dentro di voi le parole del testo originale in lingua sarda, confrontatele con il testo italiano, traducetele nel vostro idioma materno come se voleste cantarle ai vostri figli, oppure ai nonni.

Mandatemi le vostre traduzioni a

Clelia Francalanza - che ringrazio anche per le ricerche web - le pubblicherà sul sito di Adotta_Tradotto 
Per delucidazioni vedere il post in Facebook 

Testo originale in lingua sarda

Balla chi commo benit carrasecare
A nos iscutulare sa vida
Tando tue podes fintzas irmenticare
Tottu s’affannu mannu ‘e sa chida
E su coro no, no s’ispantada
E sa morte no, no chi no b’intrada
E sa notte fraga’ ‘e bentu de beranu
Ses cuntentu?

Traduzione in lingua italiana

Balla che adesso viene il carnevale
A scuoterci la vita
Allora potrai anche dimenticare
Le grandi preoccupazioni della settimana
E il cuore no, non si stupisce
E la morte no, non c’entra
E la notte sarà invasa dal vento della primavera
Sei contento?

Fonte:
"Carrasecare"- Andrea PARODI - (TAZENDA) - TESTO
(di: Luigi Marielli - Piero Marras)

NOTA BELLISSIMA: Antonella Resta vive a Matera, per @MarcoPolo_Pinocchio XXXII ha tradotto nell'idioma di Rotondella (Matera), cioè la lingua dei suoi nonni
@MarcoPolo_Pinocchio - Rotondellese (MT) XXXII 
Il Carnevale, però, vorrebbe vederlo in Sardegna, con le sue figure ancestrali: quelle, per intenderci, evidenziate in questo video
Tazenda - Carrasecare 
Per la nuova sfida #MarcoPolo #Adotta_Tradotto, credo si sia ispirata alla nuova immagine di copertina di Beatrice Auguadro che ci ha inviato una traduzione in bergamasco


LINKS UTILI

Ilenia Atzori, Carrasecare scarica PDF 

Dolores Turchi, Il carnevale sardo - Su carrasecare scarica il PDF

Ditzionariu de sa limba sarda 
È multilingue: varianti della lingua sarda, lingue italiana, francese, inglese, tedesca, spagnola
link

martedì 3 febbraio 2015

Studio, Lavoro, Cultura, Libertà: grazie, Presidente Mattarella!


Digital divide, trasparenza, scuole sicure e terrorismo: l'innovazione nel discorso di Sergio Mattarella


Il presidente della Repubblica sfoglia il suo discorso nell'aula della Camera (ansa)



Leggo il discorso alle Camere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella grazie a repubblica.it che lo pubblica interamente online: link

Riporto qui due passaggi che apprezzo particolarmente.


Nel primo, il Presidente spiega cosa significa  garantire l'applicazione della nostra Costituzione: al primo posto pone il diritto allo studio e a un futuro, quindi il diritto al lavoro, la promozione della cultura diffusa e la ricerca, l'amore per l'ambiente e per i beni artistici, la promozione della pace, l'autonomia e il pluralismo dell'informazione. La libertà.




Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione.

La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione.
Nel viverla giorno per giorno.
Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro.
Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro.
Significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale.
Significa amare i nostri tesori ambientali e artistici.
Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace.
Significa garantire i diritti dei malati.
Significa che ciascuno concorra, con lealtà, alle spese della comunità nazionale. Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi.
Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni.
Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità.
Significa sostenere la famiglia, risorsa della società.
Significa garantire l'autonomia ed il pluralismo dell'informazione, presidio di democrazia. Significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono
l'Italia dal nazifascismo.
Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva.
Garantire la Costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità. La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute.


Il secondo passaggio che ho scelto è quello conclusivo.

Il Presidente guarda a noi tutti cittadini non come una massa informe, ma come persone, ciascuno con le proprie caratteristiche individuali, le sue necessità e le sue speranze, e auspica che tutti noi, donne e uomini, piccoli e anziani, possiamo rivolgerci con fiducia a uffici pubblici e istituzioni:


Onorevoli Parlamentari, Signori Delegati,

Per la nostra gente, il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i
giorni: l' ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo.
Per la nostra gente, il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i
giorni: l' ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo.
Mi auguro che negli uffici pubblici e nelle istituzioni possano riflettersi, con fiducia, i volti degli italiani:
il volto spensierato dei bambini, quello curioso dei ragazzi.
i volti preoccupati degli anziani soli e in difficoltà il volto di chi soffre, dei malati, e delle
loro famiglie, che portano sulle spalle carichi pesanti.
Il volto dei giovani che cercano lavoro e quello di chi il lavoro lo ha perduto.
Il volto di chi ha dovuto chiudere l'impresa a causa della congiuntura economica e quello di chi continua a investire nonostante la crisi.
Il volto di chi dona con generosità il proprio tempo agli altri.
Il volto di chi non si arrende alla sopraffazione, di chi lotta contro le ingiustizie e quello di chi cerca una via di riscatto.
Storie di donne e di uomini, di piccoli e di anziani, con differenti convinzioni politiche, culturali e religiose.
Questi volti e queste storie raccontano di un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace.
Viva la Repubblica, viva l'Italia!